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Ep.51 – Miti & Trucchi

25.03.2025

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Trascrizione episodio

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Ti è capitato di comunicare con altre persone e di notare che qualcosa è andato storto nella comunicazione? E di concludere che è l’altro che ‘non capisce’?

Il discorso di per sé è abbastanza complicato perché presume la presenza di tanti fattori. Quindi senza presunzione di esaurire questo argomento vorrei offrire qualche spunto che ci può aiutare, soffermandomi su due miti e qualche barriera (o “trucco” che mettiamo in atto per far finta di ascoltare), e invitando me e voi alla riflessione e soprattutto alla messa in pratica delle dovute ‘correzioni’:

  1. MITO 1: ‘Se l’ascolto penserà che sono d’accordo’. Capire ciò che l’altro vuole dirci NON significa essere d’accordo. Ma per capire cosa l’altro vuol dirci occorre ascoltarlo. Quindi ascoltare (nel senso di arrivare a comprendere cosa l’altro vuol dirci) NON significa essere automaticamente d’accordo con quanto l’altro ci sta dicendo o chiedendo. E questo dovrebbe tranquilizzarci un po’…
  2. MITO 2:‘E’ l’altro che non capisce, o non vuole capire’. Prima parte della frase: attraverso domande di chiarimento al nostro interlocutore (tipo: ‘che ne pensi? Qualcosa non ti è chiaro? Ho dimenticato qualche passaggio? Ti va di dirmi cosa hai compreso?’ ecc), possiamo intendere se il messaggio è stato recepito dal nostro interlocutore in modo corretto. Seconda parte della frase: vedi punto .1.- la persona crede che capire significhi concordare, cosa che potrebbe metterla sulla difensiva interrompendo l’ascolto; oppure la persona non ha tutte le informazioni e/o capacità di comprendere il messaggio per come le è stato inviato. Occorre perciò che noi adeguiamo il linguaggio, oppure lo arricchiamo con informazioni di contesto.

Ed ora qualche barriera che possiamo cogliere dentro di noi mentre tentiamo di ascoltare con le orecchie (e cervello) ben aperti:

  1. Cercare continuamente di stabilire chi è più intelligente, competente, ecc. tra noi e l’altro;
  2. Prepararci mentalmente la risposta prima che l’altro abbia finito di parlare e noi ci siamo accertati di aver compreso il messaggio;
  3. Leggere nel pensiero (‘…so cosa vuoi arrivare a dire’)
  4. Ascoltare quanto basta per accertarsi se ciò che l’altro sta dicendo è un ‘pericolo’ per noi per poi lasciare la mente libera di vagare (mentre l’altro sta ancora parlando);
  5. Pensare che l’altro non sia qualificato per dire ciò che sta dicendo, e quindi ‘tappare’ metaforicamente le orecchie. Gli eventuali giudizi su quanto detto vanno espressi dopo aver ascoltato e valutato il contenuto del messaggio;
  6. Concentrare l’attenzione alla ricerca di punti su cui dissentire;
  7. Fare qualsiasi cosa pur di non avere torto;
  8. Cogliere nel discorso dell’altro, spunti per poter raccontare la propria esperienza interrompendo l’altro (‘eh lo so, a me è successo che…’)
  9. Cambiare argomento, sviando;
  10. Tranquillizzare piuttosto che ascoltare fino in fondo (‘sì, sì, ma non ti preoccupare…)

Ce n’è abbastanza di lavoro per tutti noi, che ne dite? In bocca al lupo!

picture credits: Ottombro on Pexels

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